Biografie
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"La musica è un'esperienza sensoriale alla quale io do una mia struttura"
"Comporre per me significa trovare un filtro (il mio) per il flusso permanente dei suoni, sia interno che esterno. Ascoltare, pensare e inventare musica è come costruire dei ponti tra il modo materiale e quello immateriale"
Barbara Heller
discende da una famiglia di restauratori e nacque nel 1936 a Ludwigshafen sul Reno. Studiò musica a Mannheim e a Monaco, dal 1958 al 1962 insegnò pianoforte al Conservatorio di Mannheim. Furono suoi insegnati di composizione Hans Vogt (Mannheim) e Harald Genzmer (Monaco). Nel 1963 fu borsista a Siena (musiche da film) e ricevette numerose borse di studio del "Internationalen Ferienkurse für Neue Musik" (Corsi estivi internazionali per la nuova musica) di Darmstadt, dove risiede dal 1963 ed esercita in qualità di compositrice e pianista libero-professionista. Dal 1970 al 1975 documentò ed archiviò le opere postume del compositore della città di Darmstadt Hermann Heiß e dal 1968 fino al 1993 operò in veste di membro del Consiglio Direttivo del "Institut für Neue Musik und Musikerziehung" (Istituto per la nuova musica ed educazione musicale). Quale membro fondatore e, saltuariamente, membro del Consiglio Direttivo del "Internationalen Arbeitskreises Frau und Musik" (Circolo internazionale donna e musica) si dedicò dal 1978 alle opere delle compositrici dimenticate occupandosi ampiamente del lavoro di ricerca e di attività didattica ed editoriale. Pubblicò, tra le altre, le opere di Fanny Hensel-Mendelssohn e di compositrici contemporanee e si adoperò come pianista solista e in numerosi gruppi di musica da camera da lei stessa fondati per l'esecuzione della loro musica. La collaborazione con le interpreti dei suoi lavori è importante per le sue composizioni (per pianoforte, musica da camera e Lieder). Ama l'esperimento e lo scambio con altri artisti, idea progetti con pittrici e attrici, compone musiche da film, realizza composizioni per nastro magnetico, allestimenti musicali e composizioni di gruppo. Spontaneità e desiderio di sperimentazione caratterizzano in misura crescente i suoi lavori, i quali possono essere interpretati sia tradizionalmente che graficamente, ma sempre stimolano la fantasia (estemporanea) e la volontà creativa delle interpreti.
Barbara Heller cerca sempre più spesso la vicinanza della natura - per lei sinonimo di apertura verso un universo di suoni, universo che ella mette in contatto con l'eterno fluire dell'esistenza. Ella vive e lavora alternativamente a Darmstadt, Odenwald o sull'isola La Gomera. La sua musica si caratterizza per la presenza di una grande pienezza stilistica e al tempo stesso per la consapevolezza della tradizione quale fondamento per l'evoluzione e per gli esperimenti musicali in senso lato. La sua sensibilità poetica della musica l'ha condotta alla poesia: al Lied e alla musica dalle parole risonanti.
Dr. Anne Stegat
Eisenberg-Steinborn 2011
Traduzione: Cristina Campion
Articolo su Barbara Heller per Viva Voce Renata Brosch
Si è svolto lo scorso 15 Maggio 2009 a Novara presso l’ISSM “Conservatorio Guido Cantelli” all’interno del Festival Fiati-prestigiosa rassegna internazionale giunta alla sua settima edizione -una giornata di studi dedicata alla nota compositrice tedesca Barbara Heller, che ha presenziato e condotto l’incontro. L’evento, denominato In-audita musica. Barbara Heller, Razionalità e Fantasia, fa parte delle attività trasversali di In-audita musica, Centro Studi, rivolto alla valorizzazione e diffusione della musica composta dalle donne, peculiarità del Conservatorio ”Guido Cantelli” di Novara, unica istituzione pubblica italiana che da 11 anni coltiva questo progetto, non per caso selezionato come “buona pratica” per illustrare l’Anno Europeo della Creatività e dell’Innovazione (2009). L’incontro con Barbara Heller è stato molto intenso e proficuo; la compositrice (una delle più importanti personalità musicali europee e non solo), con competenza, gioia ed entusiasmo ha seguito le /gli studenti indicando loro le soluzioni più efficaci per rendere la musica coerente con il suo pensiero, per cui le sue musiche sono state studiate ed eseguite con molta naturalezza dando l’opportunità alla classe studentesca di vivere l’esperienza straordinaria che si crea quando c’è il contatto e il confronto diretto tra interprete e compositrice/compositore. Le musiche, preventivamente inviate da Barbara Heller, con grande generosità sono state da lei donate alla Biblioteca del Conservatorio; preparate durante i mesi precedenti sono state messe a punto con i consigli della compositrice ed eseguite durante il concerto serale monografico, intenso e ricco di bella musica.
Nel pomeriggio, Barbara Heller ha tenuto una lezione di analisi, illustrando le sue musiche ed il suo percorso creativo, con l’ausilio di numerosi suoi brani e ascolti. Ne è emersa una personalità straordinaria, piena di inventiva e risorse, al di fuori degli schemi ma con una comunicativa assolutamente inusuale. La sensazione generale era quella di avere avuto il privilegio di conoscere una protagonista importante della storia più recente della musica.
Un incontro durato poco meno di una giornata ma che rimarrà nella nostra memoria a conferma della potenza del linguaggio musicale capace di trasmettere non solo codici linguistici ma e soprattutto sensazioni, emozioni, sentimenti…
Beatrice Campodonico 2009